Miti e tabù sui farmaci generici

La domanda di salute, ormai da parecchi anni, è in forte crescita in tutto il mondo. Si tratta chiaramente di un trend che è virtuoso specie se si agisce dal lato delle prevenzione delle malattie, ma poi a conti fatti, e spesso non per colpa loro, i consumatori sono a dir poco disorientati sull'uso dei farmaci a partire, per esempio, dai miti e dai tabù sui generici in accordo con quanto mette in risalto il laboratorio farmacologico Salf.

I brevetti sui farmaci e la loro scadenza

Nel settore farmaceutico, la sperimentazione e la scoperta di nuovi farmaci viene premiata attraverso la possibilità, per le aziende coinvolte nella ricerca, di sfruttare brevetti che, di durata pluriennale, garantiscono la distribuzione e la commercializzazione in esclusiva.

Quando invece il brevetto scade, per un farmaco ad entrare in gioco è quello equivalente la cui efficacia e sicurezza, a differenza di ogni informazione falsa e fuorviante, è la stessa. In altre parole, rispetto al farmaco griffato, quello equivalente o generico non solo presenta lo stesso principio attivo, ma viene assimilato dall'organismo con la stessa velocità e nelle stesse quantità.

Farmaco equivalente vs farmaco griffato, la differenza sta solo nel prezzo

La vera ed unica differenza è rappresentata dal prezzo in quanto il farmaco generico è meno caro rispetto a quello griffato che la major farmaceutica magari continua a produrre ed a commercializzare anche dopo la scadenza del brevetto.

Il trend di mercato dei farmaci generici in Italia

In passato, anche a causa di scarsa informazione al cittadino, in Italia la conoscenza del farmaco generico era sostanzialmente inesistente, ragion per cui per il mercato degli equivalenti si è quasi partiti da zero in termini di domanda. Per fortuna negli ultimi anni il trend di crescita è stato lento ma costante fino ad andare a coprire, nel 2018, un quinto del mercato farmaceutico complessivo.

Per classe, sono i farmaci equivalenti di classe A quelli che coprono la maggioranza delle vendite di generici rispetto ai farmaci equivalenti di classe C, ed a quelli del ramo dell’automedicazione, che insieme non coprono nemmeno il 4% del totale. Quasi 9 confezioni di farmaci generici su 10 sono infatti rappresentate da farmaci equivalenti di classe A.

La vendita dei farmaci equivalenti su base territoriale

Su base territoriale, attualmente in Italia il picco di vendita dei farmaci generici si registra al Nord, e poi a seguire il Centro, mentre al Sud e nelle Isole l'accoglienza ad oggi resta fredda al punto che i prodotti restano per lungo tempo sugli scaffali delle farmacie. I fanalini di coda sono infatti la Sicilia, la Calabria, la Campania e la Basilicata, mentre all'estremo opposto c'è la provincia autonoma di Trento con oltre il 40% di farmaci generici dispensati dal Servizio Sanitario Nazionale rispetto al totale. Le prospettive di crescita del mercato dei farmaci generici, pur tuttavia, passando anche attraverso il sistema ospedaliero dove ancora in Italia le medicine presenti sono quelle rappresentate dai prodotti in esclusiva includendo pure i farmaci griffati nonostante il corrispondente brevetto sia scaduto da un pezzo.

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